Papa Francesco e le emergenze: un approccio integrato alla comunicazione e gestione delle crisi

Papa Francesco e le emergenze: un approccio integrato alla comunicazione e gestione delle crisi - Immagine del Papa Francesco, di schiena, mentre si avvicina allo scranno in occasione della Pasqua in periodo Covid.

Nelle situazioni di emergenza, siano esse locali o globali, il Vaticano mostra un'efficace capacità di risposta, soprattutto sul piano della comunicazione. In questi contesti complessi, si mettono in luce risorse ben organizzate e strategie comunicative mirate. D'altra parte, per la Chiesa, comunicare nelle difficoltà è anche un modo per portare avanti la propria missione evangelizzatrice.

Il magistero di Papa Francesco, tuttavia, per certi versi vero e proprio outsider rispetto a quanto atteso e per altri visionario della Chiesa futura, ha offerto spunti nuovi, preziosi e innovativi che meritano un'analisi approfondita. Al di là delle interpretazioni convenzionali delle sue encicliche e documenti ufficiali, infatti, esiste un filo conduttore nel suo approccio alle crisi che può offrire strumenti pratici per i professionisti del settore. Questo articolo esplora cinque dimensioni fondamentali del pensiero del Pontefice sulle emergenze, con l'obiettivo di delineare un framework operativo utile per la comunicazione pre, durante e post-emergenza.

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Il ruolo dell’empatia durante le emergenze umanitarie 1/2

ruolo dell'empatia nelle emergenze umanitarie

Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023, a Steccato di Cutro, 94 persone sono morte e 11 sono risultate disperse (al 15 aprile 2023) a seguito del naufragio di un caicco sovraccarico di persone, alla ricerca di una vita migliore di quella lasciata nelle terre natali. In balia del mare mosso, l'imbarcazione, già un relitto, non ha retto. Tra le prime esternazioni politiche è emersa - in termini mediatici - quella del ministro dell'Interno Piantedosi, che al termine dell'incontro con i rappresentanti di istituzioni e le forze dell'ordine della provincia di Crotone, svoltosi in prefettura dopo il naufragio, ha dichiarato: «L'unica cosa che va detta e affermata è: non devono partire»1.

1La Repubblica, Naufragio nel Crotonese, Piantedosi: "In queste condizioni migranti non devono partire", (2023.07.27),

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Comunicare la crisi climatica: come aumentare l’efficacia?

Comunicare la crisi climatica

Comunicare la crisi climatica significa adoperarsi perché le evidenze scientifiche vengano realmente considerate e perché ognuno comprenda qual è il suo ruolo in questo fenomeno. Per gli addetti ai lavori è necessario operare su due piani distinti: innanzitutto quello dell'autorevolezza dei contenuti, da intendersi non solo come credibilità e documentazione, ma anche quale adeguata trasmissione della rilevanza di quanto sta avvenendo al mondo. In secondo luogo, il piano delle connessioni: tra essere umano e Natura, tra microazioni e macrocambiamenti.

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